La grande collera

Quella camicia troppo stretta

Davanti alle immagini dei manager di Air France intenti a scappare dal linciaggio, abbiamo provato un tuffo al cuore. L’intuizione che La Francia si trovi di fronte ad un altro passaggio d’epoca, tipico di quelli che hanno sempre caratterizzato la sua storia e che generalmente si sono manifestati attraverso i sintomi inconfondibili della violenza. Bisognerà trattenere il fiato fino alle elezioni regionali di dicembre e sapremo a che punto è davvero la situazione del paese, se si prepara un esito rivoluzionario o controrivoluzionario che sia. Il sindacalismo francese contiene entrambi, tutto nasce da Georges Sorel, a cavallo fra Marx e Mussolini. Quando poi si vede la collera e la furia popolare, si ritorna diritti alla fonte principale della sanculotteria parigina a quella che il “Père Duchesne” titolava “la grande colère” che avrebbe travolto ogni resistenza le si fosse opposta, borghese o aristocratica che fosse. Il sequestro dei dirigenti di Air France, magari non è proprio come tagliare la testa ad un accaparratore e portarla su una picca, ma è pur sempre un lascito del gauscismo francese a cui si oppone una reazione non meno potente. Cesare Martinetti sulla “Stanpa” ha parlato di un Paese smarrito, che ha perso i punti di riferimento. “Un paese che vive sull’orlo di un precipizio culturale e politico che si chiama Marine Le Pen”. Perché è questo l’esito paradossale, la folla operaia che rincorre i manager per linciarli anticipa un vota a destra, non a sinistra: il Front National è diventato il primo partito fra gli operai ed i lavoratori salariati. Bisogna anche considerare la rabbia degli allevatori che hanno bloccato per una settimana la Normandia o quella dei tassisti che hanno incrociato le braccia per giorni. Al dunque la camicia dell’Unione europea è troppo stretta da indossare, tanto che finisce con l’essere strappata. Costi quel che costi. C’era un sogno di una Europa pacifica ed unita coltivata da due grandi leader come Mitterand e Khol che ricordavano entrambi gli orrori della guerra. Ma la guerra era una realtà che affondava nelle radici più profonde di Francia e Germania contrapposte fra loro per più di tre secoli, prima ancora che la Germania fosse uno stato nazionale e già c’era l’odio con la Francia. Se l’Europa unita viene rifiutata ciascun paese membro tornerà alle sue radici di provenienza.

Roma, 8 ottobre 2015